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The accidental writer by Tom Padula – 2008/9

It was February 1968 and I was sitting at one of the tables on the first floor of the Baillieu Library at the University of Melbourne, next ...

Chapter 1 - Amica Poesia Vol.1

Dove nasce la poesia?


Mi disse " Le scrivi ancora?"

riferendosi alle mie poesie.

Me lo chiese non tanto per curiosità

ma più per incoraggiarmi

su questa strada intrapresa

tanti anni fa.

"E cosa ti dà questa poesia?",

mi domandano.

"A dir la verità" rispondo,

"mi ha fatto sempre compagnia".

È sempre nata, questa poesia, quando

meno me l'aspettavo: in posti visitati,

fra la confusione delle attività,

a volte nella riflessione, spesso

la sera o di notte, in vacanza

o durante il lavoro giornaliero,

su un tram o anche in macchina!

Insomma questi sono pensieri

diretti ad inquadrare qualche sapere

per renderlo visibile. La poesia

nasce dappertutto... come l'amore.

Tom Padula - Amica Poesia

Insegna Publishers - Page 2

Volume 1 25/8/09 12:20 PM Page 37



Creatore


Domina il momento

con la parola e la penna.

Fatti strada sulle righe

del quaderno.

Nella tua fantasia

tu incontri tante cose

e tanta gente.

Dagli un ambiente

da sogni.

Se lo meritano!

È un mondo tutto tuo,

effimero.

Non sognare oltre

i tuoi limiti.

Fai il costruttore

di situazioni di vita.

Lascia che i tuoi personaggi

vivino!

Fai sentire loro

il calore della vita

con tutte le sue contraddizioni.

Ogni tanto

muovili dai loro posti,

proprio come fanno i dirigenti

con i loro dipendenti.

Sii un dio

nel mondo che hai creato.

Non essere nè tanto logico

nè tanto bravo... anzi

a volte fai il cattivo.

Rispetta il tuo creato.

Continua a levigarlo

finquando può stare solo,

come un'opera d'arte.

Sii soddisfatto.

Poi cerca altrove.



La Pioggia e lo Studente


Scende un diluvio di pioggia

mentr'io con la mia penna

faccio dei versi.

È tardi, ma la volontà

e la passione di creare mi spinge

a scrivere qualcosa che rimarrà

con me per sempre.

La pioggia cade sul tetto sonante;

continua, sicura di sè,

senza riguardo del vecchio vagabondo

che gironzola per la città.

Non pensa che un bambino

possa svergliarsi, pauroso...

e che la mamma s'alza...

gli dà un bacio e lo conforta dicendo:

"Dormi. Non c'è nulla

da temere, ci sono io."

Essa continua non interrotta,

non curandosi di questi uomini di terra.

Li sovrabbonda, li allaccia a sè:

è essa che comanda...

non c'è nulla da fare...

non la si può fermare.

Però essa non pensa, ma è capace

di parlare:

rompeggia sul tetto, s'infuria, s'acqueta,

s'infuria di nuovo più forte, incessante...

s'arrabbia: non può entrare

nella stanza dello studente che,

soddisfatto e sicuro, scrive.

Infatti egli pensa ad essa

ed al suo scendere ritmico

che lo circonda e lo incoraggia

e che muove la sua mente a pensare:

l'uomo è piccolo e senza importanza

nell'eternità delle cose,

ma, nella sua piccolezza, egli crea...

È un piccolo dio tutto solo

che fa da sè, per sè.

È un animale pensante

che s'inorgoglisce della sua capacità.

La natura è niente di fronte

a questo piccolo dio: egli è grande

perchè è piccolo... e lo sa.



Ispirazione Muta


Manco d'ispirazione.

Non so che fare.

Sto qua sdraiato sul tappeto.

Penso.

Non riesco a mettere le mie idee insieme.

Che fare? Scrivo. Non viene...

La mia mente s'è chiusa in se stessa.

Voglio scherzare con la fantasia:

Tutto è brutto. Non ha senso.

Viene giù l'idea a poco a poco.

Si trasforma.

Diventa viva. Che bello! Fumo.

Non so, che farò?

Quanto è brutto!

Che cosa?

Non dubitare.

Bravo! Guarda! È bella!

La poesia perfetta. Dove?

Stupidaggine. Si? Perchè?

Quei bei tempi.

Musa dove sei?

Il ritratto nel cielo di ogni uomo, si?,

che si trasforma.

Cambia.

No.

Si`, quel ritratto vuoto.

E poi... sì, si riempie...

Che cosa?

Si riempie con un bambino...

un abbozzo.

E allora?

Quel bambino cambia con il tempo.

Guarda!... Diventa ragazzo.

Spiegare la trasformazione...

Come?

Beh insomma? Diventa uomo, vecchio.

Sparisce dal ritratto.

Un altro prende il suo posto.

La stessa fine.

Mettere insieme queste idee...

ma come?

L'ispirazione manca.

Saprò concretare il mio volere?

Una poesia perfetta, scolpita nei tempi.

Ah si`, scolpita, eterna...

Si`. Il ritratto scolpito da un autore.

Bello veramente!

Il ritratto.

Si`.

La vita.



Il Piccino del Poeta


Nell'aria fresca della primavera

gli uccelli volano liberi

come lo spirito del poeta

che solca l'eternità

profumata di vita.

I fiori sbocciano presto al mattino,

mentre la brina li bagna d'amore.

Sono belli i petali

quando i primi raggi del sole

li tingono di nuovo.

La notte sparisce.

La pace ascolta il mattutino;

la gente a poco a poco

si desta, s'alza, va.

È tutta una vita che cresce,

e la speranza si colma

nel cuore dei giovani che cantano

il rallegrare degli uccellini.

I primi raggi del sole

attraversano la finestra del bambino,

e cantano le rondinelle mentre fanno

il nido ai piccini

sotto i balconi e le grondaie.

Il contadino cammina,

la massaia fa il pane,

la dolce campana della Chiesa Madre

chiama la gente a Dio.

Se ne vanno i sogni della notte,

ritorna la gioia del vivere

col primo chiamare del mattino.

Il tempo se ne va...

il poeta non dorme la notte,

un angelo lo chiama a tavolino

chè la Musa gli è vicina.

Lui ricorda quegli anni lontani,

sente la gioia nel cuore,

la sente vicino... ed allora

si desta quel piccino

che tanti anni or sono

aveva la testa sul cuscino

mentre la Primavera

suonava lieta con l'alito

pieno di vita.



Consiglio


Mi disse: "Scrivi quando sei contento.

Le tue poesie sono un po' tristi."

Gli risposi: "Uno scrittore tende a scrivere

quando è un po' giù di morale!"

Però il mio amico aveva ragione.

Tanto la felicità è dà coltivare

quanto il dolore e la tristezza.

Le emozioni sono tante...negative

e positive...e tu, poeta, dovresti

conoscerle un po' tutte! Specialmente

perchè si va dall'alto in basso

a secondo come ci sentiamo.

Scrivi quando sei fuori

a vedere posti e persone nuove.

Scrivi sull'amicizia e i tanti individui

che ti vogliono bene. Scrivi dei tuoi

successi e delle tue soddisfazioni,

quando hai fatto una buona azione.

Scrivi di coloro che ti fanno piacere

e di quelli che sono veramente buoni.

Scrivi un po' ogni giorno ovunque ti trovi.

Dai questo tuo dono alla vita. Scrivi

sul tempo e le cose, sui fatti di tutti.

Non discriminare. Includi gli uomini

e le donne, i bambini e gli anziani,

gli animali e la natura

e poi tanto, tanto di più.

Apprezza il positivo

e dona il tuo ottimismo

come un bocciolo di fiore.



La fantasia mia


Un giorno sì lontano nel passato

con i ragazzi della mia fanciullezza,

ricordo aver avuto un caro amico

che sempre accanto a me si divertiva,

fedele ai miei sogni di bambino.

Quest'era la fantasia che, instancabile,

abbelliva i giorni miei con visioni eterne

d'un mondo più felice, ove l'universo,

le stelle ed anche Dio si toccavano

per mano in compagnia. E, dove c'era,

in una valle fiorita tra i monti,

una grande moltitudine di gente,

che accompagnata dalla melodia divina,

cantava e ballava allegramente

nella felicità più assoluta.

Ora son cresciuto.

Però il mio compagno più fedele

lo trovo ancor vicino il giorno intero...

ed è per questo

che adesso, quando sono solo,

in tempi di tristezza o d'allegria,

mi fermo d'incanto a fissar il vuoto...

e chiudo gli occhi

e cerco altro nella mente...

perchè le cose umane non mi vanno

quando ho in testa un mondo

più felice ed attraente.



La benedetta filosofia


Perchè in questa primavera

non sento più il canto tant'amato

degli uccellini liberi nel cielo

e dei fiori tutti profumati?

Ora l'estate è già venuta,

ed io, dimentico della primavera,

mi son scordato dei sogni miei.

E guard'io dietro e sento solo

le voci mute dei tanti nel passato

che domani saranno dimenticati.

Sarà la vita mia un sogno in più?

O sarà essa un albero fiorito,

ch'un giorno, quando l'inverno sì lontano

farà cadere le calde falde della neve

si riposerà sotto il manto bianco

e ricorderà con soddisfazione

ch'egli ha lasciato alla gente

la sua benedetta filosofia



Speranza


Con tanta nostalgia e tanto amore

vedo la stella mia brillare ancora

lassù in quell'oscurità tanto attraente!

L'uomo, come una barca in mezzo al mare,

si dibatte e rema verso la sponda,

sì ferma e lontana laggiù all'orizzonte.

E, quasi sempre, la barca si dondola

sulle onde del gran mar... contenta,

senza meta: come un bambino cullato

dalla mamma, che serena, gli canta

una dolce melodia... la ninna nanna.

Ma, a volte, qualche barca più pensosa

viene sconvolta da tempeste, fortune

ed uragani di gioia.

O tu barca, o vita mia!

Non lasciare questo spirito senza meta

finchè non abbia tra tanta oscurità

lasciato un po' di calore all'umanità.

Continua a dondolare in mezzo alla fortuna,

e poi, dopo le sponde, fai sentire il rumore

del tuo passato moto, a quel tempo sì gioioso,

ed ora per sempre rallegrando le eterne gote

di quella gente che vive ancora nella società.



Speranza di Poeta


Oh musa bella,

oh tempo mio mortal

risvegli in questo cor

ch'ha tanto amato

l'alito poeta,

le note musicali

di quella corda amata.

Or alzo al ciel

questa preghiera

muta,

questo vano piacer

d'un fugace, che osa

guardar nell'infinità

quell'anima immortale

di mortale.

Oh musa mia

fammi compagnia

in notti insonni,

in giorni di bisogno!

Offro a te

un mondo d'allegria,

pien di fantasia,

ch'ha per compagnia

un bicchier colmo

di vin di casa mia.

M'ispirerò di cose

ch'a me fanno gusto,

e ti farò sentir la pompa

di quel maestro nostro, che

nella storia di duemila anni fa,

scrisse sul papiro,

della gioventù perduta,

quell'enigma famoso

ch'ancor oggi la gente

disputa.

Vorrò fra l'altro

parlar di questo posto

ai posteri nostri.

Dir lor, con grazia ed umiltà,

ch'è una fregatura

il parlar altrui

quando il pensier nostro manca;

la grandezza di chiunque sia

è un prodotto della vanità

che va cercando lode...

e l'orgoglio se la gode.



Poesia


Non c'è più sicura via

all'allegria che la certezza

d'aver per compagnia

la bella voce

di quest'amica mia!

Sentir soave le note

alimentar le corde sonore

dell'intelletto mio,

ch'ogni tanto si degna

a farmi sognar di poesia.



Consolazione


Di questo mi consolo

ogni qualvolta io scrivo

su questa carta rigata.

Che qualcosa pur rimane

se tu racconti dei fatti veri

che succedono per la strada,

ovunque sei!

Che nel cercare la realtà

su carta scritta, trovi a volte

un senso vero della vita.

Ti sembra che lo scritto poi

ti adorna di un pensiero,

un ricordo, un qualche cosa.

E nel vedere i grandi scritti

dei poeti di molti secoli fa,

dal Dante, all'Ariosto, al Leopardi,

ti rendi conto che la vanagloria

ti porta un po' ovunque con la fantasia.

Però se ci pensi ancor di più

tante son le ore ben passate

insieme al tuo animo, amico mio.

E scopri che nel fermare le tue idee

in precisi pensieri che poi levighi,

tu sei proprio un avventuriero,

un viaggiatore seduto a tavolino.

E da questo punto fermo, tu miri

il tuo binocolo sulla natura umana

o sui sentimenti o su temi svariati.

Non dire agli altri con parole sonore

tutto l'amor che senti nel tuo cuore

perchè le righe scritte parlano chiaro,

come si vede nel fondo di un ruscello.

Chi sei non lo nascondi a nessuno

perchè quando fai l'introspezione si vede

apertamente quel che hai di dentro.

Ho cominciato a scrivere queste righe

senza sapere dove andavo con la penna.

Forse lo scrivere è come passare

per una foresta oscura di alberi con chiome

che non fanno passare i raggi del sole.

Però è bello rivedere quel che hai detto

un po' per curiosità e un po' per simpatia

perchè 'sto passatempo, amica mia,

ce l'hanno quelli che sognano di giorno!



Curiosità


La curiosità

mi ha portato a te:

per vedere se ti potevo

parlare. Non lo faccio

per amore, o amicizia,

ma soltanto per curiosità.

Se solo potessi

fermare questo momento

di stranezza, di scoperta.

Vedo il tuo bel viso,

il tuo ben formato corpo

ma non posso vedere

il tuo "io" che appartiene

a te ed a nessun altro.

Cosa penserai

di questo strano momento?

Non lo saprò mai.

Perdona la mia audacia

ma dovevo incontrarti

perchè tu sei stata

la mia ispirazione.



Valorizzato


Ti senti nel tuo cuore

un senso esilarante

di chi ti fa sentire

veramente tanto grande.

Tu sapevi che erano

buone le cose che scrivevi.

Era il tuo passatempo

e per gli altri anche un dono.

Adesso hai la conferma

che un po' del tuo lavoro

te lo hanno apprezzato...

e ha fatto un bel furore.

Sei fortunato d'aver avuto

delle circostanze a tuo favore.

Ringrazia tutti coloro

che ti hanno dato onore!



Il poeta resta


E l'uomo impara

e sogna sempre

mentre la vita

lestamente se ne va.

E la speranza cresce

con il passar del tempo

chè son più belli

i sogni della realtà.

Gira la ruota infatti,

fa il girotondo.

Crescono i bimbi,

i vecchi se ne vanno.

Però il poeta resta

ancor fra tutti e brilla

come le stelle nell'oscurità.



Il Signor dei Secoli


Corri veloce, o tempo fugace.

Ma perchè, perchè porti via con te così presto

le poche gioie degli esseri senza resto?

Perchè non rimani un momento

co' mortali che vivono contenti?

Però, o tu, che vivi anche dopo il passar

del sole all'occidente, dimmi se le passioni

de' mortali cambiano l'ideal dell'occhio umano.

Dimmi se l'alba dopo l'ombra della notte

riporta a fresco le gioie e le speranze

del passato ch'or dorme sotto il cipresso.

Stendi la tua mano nella vita

e ricorda lor che vietato è il pensar ancor,

il calor della stella caduta in grembo

a quel piccino del mio cuore.

Fai fiorir le mie parole d'una volta

nel seno a qualcun che ama ancora

il dolce canto d'un uccellino antico

che spiega la sua voce all'infinito.



Io non so niente di poesia


Non l'ho vista mai,

non la conosco,

non l'ho incontrata.

Nessuno me ne ha mai parlato.

Adesso ecco qua

che finalmente uno

mi vuole insegnare:

aprire la porta

alle mie emozioni.

Ed io cosa faccio?

Resto qui seduto

e penso perchè mai

anch'io non provo

a scoprire quel che penso

o sento o faccio.

Scrivendolo

forse un giorno

lo potrò dare

ad un altro



La suonata


C'e' nel mondo

una chitarra che suona

nella mente degli artisti.

Non suona per tutti

questa chitarra singolare

ma solo per quelli

che la sanno far suonare.

O voi bambini

che vivete adesso

non vi dimenticate

d'impararla perchè

nel mondo d'oggi

non si suona

se non in gruppi

e voi soli siete.

Fatela suonare

qualche volta

negli amorosi prati

della bella primavera!

E se la natura

non vi ascolta,

non ve ne infischiate troppo,

ma fate alzare

il vivo suono

della chitarra

che palpita nel cuore

dei poeti!



Lo vedi tu?


Ognuno sa.

Ognuno fa.

Tutti ascoltano

e guardano.

Tutti parlano

e fanno.

E' questa la storia

di ogni giorno.

Ma tutto finisce.

E poi tutto si ripete

in altri luoghi

in altri tempi.

Il vedere

questo cammino

da vicino è cosa

veramente interessante.

Lo vedi tu?



Alla musa rinchiusa


Ho chiesto alle stelle

stasera di estendere

il lor sorriso su di me.

Esse m'han guardato

dolcemente e poi m'han

detto di no! Cosa vo'

far io con le stelle?

Cosa posson loro

dare a me?

Sento in me un fuoco spento

che in vano ha cercato

un fiammifero per accendere

di nuovo le gioie, quei pensieri

d'amore. Ma è meglio

star solo stasera a pensar

ai miei dolci amori d'un giorno

che cieco giocavo col fuoco

che il vento accresceva.

Oh mia cara musa,

che sei da tanto tempo

rinchiusa, esci di nuovo

all'infuori per far rivivere

ancora lo spirito dei fiori.



A chi si sente poeta


Cerca nel tuo animo

le belle emozioni vive

che vanno oltre la rima

e la numerazione delle sillabe.

Non farti intimidire

da coloro che vorrebbero...

ma purtroppo non possono,

soffrono che gli altri sentono...

Non farti calpestare da chi

non sa o non può fare.

Da colui che si auto elegge...

critico della bella poesia.

È questi colui che la respinse

che riconosce solo i classici

perchè non vuole apprezzare

coloro che vivono nel presente.

E poi quando c'è un po' di successo,

quando il da fare prende forma,

lui commenta, analizza, s'intrufola

nelle riviste, cerca d'insegnare a chi ne sa!

E da lontano gli puoi fare un tuo sorriso

perchè tu sei il poeta, il vero creatore,

perchè tu ti accompagni la vita

con la tua vicina e amata poesia!



E la parola fu incarnata


E la parola

si fece spazio

tra le altre arti

con il suo suono

articolato, da attori

sensibili al suo significato.

E fu ricevuta lei,

parola cenerentola,

come una principessa

che fino ad adesso incompresa

restava appartata e non curata.

Il forte scandito richiamo

dell'animo e del sangue,

nelle vene di coloro che sentirono

e sentono la poesia delle cose

e dell'esistenza giornaliera,

fu innalzata sul palcoscenico nostrano.

Un altro filone di spettacolo, fra i tanti,

in cui i poeti hanno avanzato

il loro capitale di parole dell'animo

inumidato per quest'occasione,

all'insegna della parola incarnata

sullo scheletro culturale italo-australiano.

Scritta la notte del 10 Giugno 1995



Sempre lei


E lei mi disse:

"Sempre con questa poesia!"

Ed io risposi:

"Dici bene. È vero!"

La poesia nasce qui dentro

quando meno me l'aspetto.

È come una brezza d'aria

fresca che ti porta

la felicità.

La poesia, quella vera,

quella dell'animo,

non si può donare.

Anche se la potresti vendere

non ci sono soldi al mondo

che la possono comprare.

La poesia è bella,

come la gioventù.



Ricca è la poesia


Oggi ho riletto

delle mie poesie

ad un mio caro

collega, poeta.

Mi ha sorpreso

il fatto che anche

dopo tanti anni

la mia poesia

è ancora fresca

come quando la scrissi

tanto tempo fa.

In essa mi ritrovo,

mi faccio compagnia,

mi abbandono ai ricordi.

Mi appaga tutto il tempo

ad essa devoluto.

La poesia è ricchezza

personale.



Quel Che Sentiamo

La poesia (non me lo dire)


e' tutta qua tra le righe

di autori sconosciuti,

magari in altre lingue

e tempi diversi.

La poesia non e' rima,

ne' soltanto le belle parole...

La poesia e' il sentimento

dietro ad ogni verso,

e' il peso della saggezza vissuta,

della felicita' incontrata,

dell'amore conosciuto.

La poesia e' uno sbocco

che viene dal cuore per chi

sente il bisogno di comunicare,

magari con se stesso!

La poesia ci circonda

come l'aria che respiriamo,

come il cibo che noi mangiamo,

come il vino e l'acqua che beviamo.

La poesia e' tutto quel

che noi sentiamo...



Dono Di Dentro


Cos'e' che noi possiamo

donare di noi stessi agli altri?

Che cosa abbiamo nel bagaglio

delle nostre valigie piene di esperienze,

di contenuti, di idee espresse

e tante, ma tante altre sommesse?

Quando ci chiediamo dove possiamo

noi trovare la felicita', la soddisfazione...

Sicuramente sentiamo nel nostro intimo

la presenza di quella umanita'

che vibra fuori della nostra esistenza

come una massa da conoscere...

per farci conoscere meglio.

Si', l'atto di donare, di fare per gli altri

e' la necessita' di sentire le varie reazioni

a volte positive, in altre negative,

che il nostro operato acquista fra la gente.

Le intenzioni sono sempre buone?

E' quello chi gli altri hanno

veramente di bisogno? O e' quello

che tu vuoi, per poi imporre

sugli altri le tue preferenze,

i tuoi modi di fare!

La nostra creativita' ci insegna

a volte tante cose varie...che

normalmente ci sono escluse

durante la vita quotidiana.

Quando vogliamo dare dobbiamo

imparare a riflettere su quel

che diamo e perche'... In quello

che gli altri di noi in verita'

hanno bisogno per rendere la loro vita

piu' ricca, piu' varia e piu' piena

di felicita'. Quando noi vogliamo

dare, dobbiamo imparare a sentire

di ricevere in modo uguale

lo stesso che noi doniamo.



Il Bilancio Del Dare


Se offendi, dovresti essere offeso.

Se ti offendono dovresti imparare

ad offendere... Questo e' il naturale

bilancio dei sentimenti...

E' necessario essere

chi sa ricevere senza dare

e sa dare senza ricevere...

La vera grandezza la troverai

nella tuo propria vera umilta'

di accettare o donare con dignita'.



Illuminismo


Lavoriamo.

Diamo piacere

e giochiamo.

Cerchiamo

la verita’.

Diciamo bugie.

Siamo diversi.

Rimaniamo separati.

Scopriamo

gli altri.

Li troviamo

simili, ma

non proprio!

Guardate la differenza.

E’ difficile

a rispettare.

Preghiamo

per illuminazione!



VIVIAMO ADESSO


A volte la vita si presenta molto negativamente. Le cose

sembrano che succedono cosi’. Noi prendiamo il vivere

passivamente.

Pero’ c’e’ una soluzione per cambiare la noia dell’essere

di ogni giorno. Possiamo rivedere il mondo molto piu’

positivamente. Possiamo trovare in esso la gioia per

vivere, per risvegliare e ricaricare il nostro spirito, per

condividere la nostra felicita’ e compagnia con gli altri.

L’arte del saper ben vivere richiede una certa giovinezza

nel nostro approccio a tutta la nostra esistenza. Abbiamo

bisogno di una salubre filosofia. In ‘Cosi’ e’ per me’ c’e’

una conferma per il bisogno di un’attitudine positiva.

‘Felice Risveglio’ sgombra le catene del sognar di giorno e

della contemplazione a favore delle risate e delle feste.

Gli edonosti sono i vincitori ne ‘Il vino di Bacco’… Lascia

indietro le tue preoccupazioni, non pensare al futuro.

Divertiti ADESSO! ‘La ricchezza del vagabondo’ celebra

il nostro spirito libero. In questa poesia si ammira la

liberta’ del vagabondo per la sua abilita’ di godersi la

compagnia di belle donne, del vino e della caccia alla

felicita’.



Il Vino di Bacco


Ce' una fontana di vino abbondante

che scorre allegramente in un bosco

che io ho scoperto un giorno per caso

per tutti coloro che sono compagnoni.

I miei amici ed io ci raduniamo li' sovente,

con boccali di terracotta, per attingere,

con avide mani, il rosso divino.

E beviamo...pensando soltanto

al momento e non a cose

che sono immortali.

E cantiamo...in quel luogo,

facendo gloriosa baldoria:

"Nel Giardino della Cuccagna

la vita e' sempre bella,

e noi ce la godiamo tutta

facendo un gran bordello.

In vita non sbagliamo

se pensiamo alla fortuna,

alle donne, alle canzoni,

e certamente al vino buono.

Amici venitel Stringiamoci tutti

attorno a questa fontana di Bacco

cantando, ballando, bevendo

e mandando i dolori in malora."



Felice risveglio


Un sussurro da lontano col vento

di tremule parole e detti oscuri,

tra le ombre delle stelle buie,

gridava, muto, nello spirito mio

che, vagabondo aveva scordato

la sua dolce amante che fu.

Guardavo il ramoscello nudo,

le tenebre ed il cielo blu,

e la vita cantar con la gioventù.

Ma ora, sonnolento o vivo,

di guardar le stelle

non mi sento più.

Divertimenti, scherzi e marachelle,

canzoni, balli a compagnia

fan ora parte della vita mia.

Che passato! Che futuro!

Il momento fuggente è possente

perchè sorgente di sole e di pioggia,

di nebbia, d'uragani e di pace.

Dimentico di travagli e di dolori

corro veloce sulle strade cittadine,

e felice rido con le ore mie terrene

e con le belle che mi fanno compagnia.



La ricchezza del vagabondo


Vanità di ricchezze sconosciute,

pensieri d'illusioni sperdute.

Ma cosa fa il vagabondo felice

che si è liberato dalla schiavitù di Plutone?

Dorme d'un sonno profondo

con sogni di perpetua libertà

in mezzo a zingare baccanale

che vivono in estrema povertà.

Attorno ad un fuoco scintillante

ruzza con le belle sconosciute

dimentico del passato e del futuro

in spensierata curiosità.

Poi il suo mondo si confonde

nel rosso di un bicchiere

come fa il danzatore

in mezzo ad una schiera.

Scordato è il ricco signore

nella sua poltrona dorata,

scordato è quel tempo passato

dell'avidità senza gioia.

Son calde le stelle brillanti,

son calde le dolci boeme;

è buono il bicchier profumato,

è buono il sapore antico.

La maga da vicino gli dice:

continua la tua felicità.

E lui continua gioioso a ruzzolare

col tempo che fine non ha.



Cosi' e' per me


Il giorno nell'alba

si presenta a festa.

Tra il chiaro e scuro

vedo sparir ogn'ombra.

Indietro a me ti lascio,

o tacita notte, un sogno.

Un giorno lontano vedrò

il tuo principiar nel mio riposo.

Nel frattempo la mia vita

alla vita porgerò in dono.

Le stagioni tutte

amerò ogni momento.



Scrivere di notte


Mi trovo di nuovo davanti a questa carta bianca. Così

seduto a questo tavolino della mia cucina. Lo faccio

spesso questo capolino perchè il mio dormire mi viene

interrotto quasi ogni notte. Sento un richiamo... quasi

giornaliero, un vivo desiderio di scrivere qualcosa per

soddisfare quest'animo irrequieto. E penso a tante cose...

Ma è possibile che sono così matto? Chi si alza tardi in

mezzo alla notte? Io lo faccio per scoprire un po' la quiete

che regna ininterrotta, quando lì fuori tutto dorme e si

riposa. Ricordo questa mia abitudine anche da bambino

quando mi svegliavo per questo mio richiamo.

Dicevo sempre che lo scrivere per me è una passione. È

un bisogno dell'esuberanza, di questo spirito vagabondo

che vuol girare tutto il mondo ed anche lì nell'universo, in

quell'immensità sconosciuta, per attraversare il tutto, per

trovare la realtà e la verità. E difatti in questo viaggiare a

tavolino scopri te stesso, il tuo valore in mezzo a queste

cose... in mezzo agli umani.

Mi dicono o meglio sento che qualcuno possa dirmi: "Ma

che sei scemo ad alzarti la notte per queste

scimmiottaggini! Non hai niente da fare? Ma riposati...

chi pensi di essere? Non lo vedi l'ordine prestabilito? Tutto

è a posto nel suo luogo pre-determinato".

E mi trovo di nuovo un po' sperduto, e faccio le mie cose

e tanti piani. Vedo che questi pensieri mi fanno

compagnia... perchè sono le voci giornaliere della vita

mia. Tutto il mio mondo è qui presente... ed è schedato

nella mia mente. Ritiro dalla mia esperienza, a volte

sogno, le cose che voglio fare e spesso rivivo qui seduto i

vari momenti che ho già vissuto. Ma a chi importa questo

mio viaggiare? Qui devo essere realista per dire "a ben

pochi". Però io trovo in questo mio cammino le tante

escursioni della vita. Ognuno ha tanti obblighi, tante cose,

tante necessità che lo legano ad un'esistenza, alle proprie

esperienze.

Non sempre sono riuscito a capire la vita. Ma a poco a

poco ho sempre trovato che esiste una via, a volte tante

strade che ti portano dove vuoi. La scelta che fai dipende

da dove vai, da chi sei. Se tu sei chiuso nella tua

importanza, se apprezzi solo la tua esistenza, diventi

sempre più egoista. Però se tu ami, se trovi dentro quei

sentimenti di voler far bene, allora il tuo cammino

comincia a prendere tutto un altro aspetto: diventa

importante l'avventura che ti apporta la fantasia.

E cominci a liberarti dalle cose immediate, dalle

preoccupazioni, dalle varie delusioni ed anche dal

successo, dall'esaltazione, dalla tua vanità. Insomma

acquisti quell'obiettività di vedere un po' più di là, oltre

l'immediato, oltre il mondo regolato. Scopri quell'universo

interiore delle emozioni, dei sistemi di vita, dei desideri,

della vera ricchezza di questa umanità.

Però quando ti trovi davanti questi sentimenti, fai una

pausa per farti un po' coraggio. Ogni qualvolta che mi

trovo qua, vedo due punti ben delineati: quando sono

nato e quando morirò, e tutto il mezzo dove vivo.

L'esperienza della vita già vissuta mi guida a ricercare la

ragione perchè sono qua. E comincio ad apprezzare un

po' la vita, la grande varietà, la sua confusione, la sua

fragilità. E guardo intorno e trovo che ogni cosa ha il suo

limite, il suo principio, la vanagloria, il punto alto prima

della sconfitta e la fine.

C'è un continuo crearsi di flussi e riflussi, come le onde del

mare vicino alla costiera. È un susseguirsi di eventi, di fatti

e gli alti ed i bassi sono presenti per tutti. Ma non tutti

sono allo stesso punto della vita... Ognuno, ogni cosa,

ogni situazione segue il suo cammino. A volte ci si

incontra al di sopra di un'ondata, a volte si raschia il

punto più basso, rasenti alla sabbia, sulla superficie delle

cose, che noi non possiamo oltrepassare.

Quindi si scopre la verità della propria esistenza e di

quella degli altri: è un'esistenza limitata nella sua durata e

nel suo tempo. Ed è a questo punto dove cominciamo a

valorizzare il nostro mondo, il mondo passato, il mondo

degli altri e tutti gli altri mondi che noi conosciamo o no. E

poi si valorizza l'individuo al di sopra delle nostre

emozioni, con una certa obiettività.

Però sempre sono presenti queste belle emozioni, i nostri

interessi, i nostri voleri che a volte sono come questa

oscurità in mezzo alla notte. Non ci fanno vedere bene,

però ci fanno sentire dentro... ci portano ansie e paure,

incertezze e delusioni, ma anche la riflessione, la pace.

Qui troviamo che possiamo fare qualcosa per noi stessi ed

un po' per gli altri. A volte qualcuno riesce ad avere

anche il suo momento di gloria quando comunica con gli

altri da lontano... come con questo scrivere... che ti dà il

potere di parlare come vuoi, senza restrizioni.

E poi vedi le tue idee, il tuo pensiero tutto insieme. E leggi

il tuo creato. Lo puoi riesaminare, ammirarlo ed anche

criticarlo. Anche cambiarlo se tu vuoi. Tutto questo era

chiuso là nella mia mente... e mi sono alzato per farlo

nascere in mezzo alla notte. Anche questo scritto ha una

sua vita... breve o lunga non fa niente... posso io buttarlo

via nel cestino o esserne orgoglioso.

O posso prendere in mano questo mio creato e godere la

sua compagnia fino all'alba quando la notte, stanca di

dormire, dà il via al giorno per iniziare un'altra ondata di

vita in questa città ... in questo mio mondo.