Dove nasce la poesia?
Mi disse " Le scrivi ancora?"
riferendosi alle mie poesie.
Me lo chiese non tanto per curiosità
ma più per incoraggiarmi
su questa strada intrapresa
tanti anni fa.
"E cosa ti dà questa poesia?",
mi domandano.
"A dir la verità" rispondo,
"mi ha fatto sempre compagnia".
È sempre nata, questa poesia, quando
meno me l'aspettavo: in posti visitati,
fra la confusione delle attività,
a volte nella riflessione, spesso
la sera o di notte, in vacanza
o durante il lavoro giornaliero,
su un tram o anche in macchina!
Insomma questi sono pensieri
diretti ad inquadrare qualche sapere
per renderlo visibile. La poesia
nasce dappertutto... come l'amore.
Tom Padula - Amica Poesia
Insegna Publishers - Page 2
Volume 1 25/8/09 12:20 PM Page 37
Creatore
Domina il momento
con la parola e la penna.
Fatti strada sulle righe
del quaderno.
Nella tua fantasia
tu incontri tante cose
e tanta gente.
Dagli un ambiente
da sogni.
Se lo meritano!
È un mondo tutto tuo,
effimero.
Non sognare oltre
i tuoi limiti.
Fai il costruttore
di situazioni di vita.
Lascia che i tuoi personaggi
vivino!
Fai sentire loro
il calore della vita
con tutte le sue contraddizioni.
Ogni tanto
muovili dai loro posti,
proprio come fanno i dirigenti
con i loro dipendenti.
Sii un dio
nel mondo che hai creato.
Non essere nè tanto logico
nè tanto bravo... anzi
a volte fai il cattivo.
Rispetta il tuo creato.
Continua a levigarlo
finquando può stare solo,
come un'opera d'arte.
Sii soddisfatto.
Poi cerca altrove.
La Pioggia e lo Studente
Scende un diluvio di pioggia
mentr'io con la mia penna
faccio dei versi.
È tardi, ma la volontà
e la passione di creare mi spinge
a scrivere qualcosa che rimarrà
con me per sempre.
La pioggia cade sul tetto sonante;
continua, sicura di sè,
senza riguardo del vecchio vagabondo
che gironzola per la città.
Non pensa che un bambino
possa svergliarsi, pauroso...
e che la mamma s'alza...
gli dà un bacio e lo conforta dicendo:
"Dormi. Non c'è nulla
da temere, ci sono io."
Essa continua non interrotta,
non curandosi di questi uomini di terra.
Li sovrabbonda, li allaccia a sè:
è essa che comanda...
non c'è nulla da fare...
non la si può fermare.
Però essa non pensa, ma è capace
di parlare:
rompeggia sul tetto, s'infuria, s'acqueta,
s'infuria di nuovo più forte, incessante...
s'arrabbia: non può entrare
nella stanza dello studente che,
soddisfatto e sicuro, scrive.
Infatti egli pensa ad essa
ed al suo scendere ritmico
che lo circonda e lo incoraggia
e che muove la sua mente a pensare:
l'uomo è piccolo e senza importanza
nell'eternità delle cose,
ma, nella sua piccolezza, egli crea...
È un piccolo dio tutto solo
che fa da sè, per sè.
È un animale pensante
che s'inorgoglisce della sua capacità.
La natura è niente di fronte
a questo piccolo dio: egli è grande
perchè è piccolo... e lo sa.
Ispirazione Muta
Manco d'ispirazione.
Non so che fare.
Sto qua sdraiato sul tappeto.
Penso.
Non riesco a mettere le mie idee insieme.
Che fare? Scrivo. Non viene...
La mia mente s'è chiusa in se stessa.
Voglio scherzare con la fantasia:
Tutto è brutto. Non ha senso.
Viene giù l'idea a poco a poco.
Si trasforma.
Diventa viva. Che bello! Fumo.
Non so, che farò?
Quanto è brutto!
Che cosa?
Non dubitare.
Bravo! Guarda! È bella!
La poesia perfetta. Dove?
Stupidaggine. Si? Perchè?
Quei bei tempi.
Musa dove sei?
Il ritratto nel cielo di ogni uomo, si?,
che si trasforma.
Cambia.
No.
Si`, quel ritratto vuoto.
E poi... sì, si riempie...
Che cosa?
Si riempie con un bambino...
un abbozzo.
E allora?
Quel bambino cambia con il tempo.
Guarda!... Diventa ragazzo.
Spiegare la trasformazione...
Come?
Beh insomma? Diventa uomo, vecchio.
Sparisce dal ritratto.
Un altro prende il suo posto.
La stessa fine.
Mettere insieme queste idee...
ma come?
L'ispirazione manca.
Saprò concretare il mio volere?
Una poesia perfetta, scolpita nei tempi.
Ah si`, scolpita, eterna...
Si`. Il ritratto scolpito da un autore.
Bello veramente!
Il ritratto.
Si`.
La vita.
Il Piccino del Poeta
Nell'aria fresca della primavera
gli uccelli volano liberi
come lo spirito del poeta
che solca l'eternità
profumata di vita.
I fiori sbocciano presto al mattino,
mentre la brina li bagna d'amore.
Sono belli i petali
quando i primi raggi del sole
li tingono di nuovo.
La notte sparisce.
La pace ascolta il mattutino;
la gente a poco a poco
si desta, s'alza, va.
È tutta una vita che cresce,
e la speranza si colma
nel cuore dei giovani che cantano
il rallegrare degli uccellini.
I primi raggi del sole
attraversano la finestra del bambino,
e cantano le rondinelle mentre fanno
il nido ai piccini
sotto i balconi e le grondaie.
Il contadino cammina,
la massaia fa il pane,
la dolce campana della Chiesa Madre
chiama la gente a Dio.
Se ne vanno i sogni della notte,
ritorna la gioia del vivere
col primo chiamare del mattino.
Il tempo se ne va...
il poeta non dorme la notte,
un angelo lo chiama a tavolino
chè la Musa gli è vicina.
Lui ricorda quegli anni lontani,
sente la gioia nel cuore,
la sente vicino... ed allora
si desta quel piccino
che tanti anni or sono
aveva la testa sul cuscino
mentre la Primavera
suonava lieta con l'alito
pieno di vita.
Consiglio
Mi disse: "Scrivi quando sei contento.
Le tue poesie sono un po' tristi."
Gli risposi: "Uno scrittore tende a scrivere
quando è un po' giù di morale!"
Però il mio amico aveva ragione.
Tanto la felicità è dà coltivare
quanto il dolore e la tristezza.
Le emozioni sono tante...negative
e positive...e tu, poeta, dovresti
conoscerle un po' tutte! Specialmente
perchè si va dall'alto in basso
a secondo come ci sentiamo.
Scrivi quando sei fuori
a vedere posti e persone nuove.
Scrivi sull'amicizia e i tanti individui
che ti vogliono bene. Scrivi dei tuoi
successi e delle tue soddisfazioni,
quando hai fatto una buona azione.
Scrivi di coloro che ti fanno piacere
e di quelli che sono veramente buoni.
Scrivi un po' ogni giorno ovunque ti trovi.
Dai questo tuo dono alla vita. Scrivi
sul tempo e le cose, sui fatti di tutti.
Non discriminare. Includi gli uomini
e le donne, i bambini e gli anziani,
gli animali e la natura
e poi tanto, tanto di più.
Apprezza il positivo
e dona il tuo ottimismo
come un bocciolo di fiore.
La fantasia mia
Un giorno sì lontano nel passato
con i ragazzi della mia fanciullezza,
ricordo aver avuto un caro amico
che sempre accanto a me si divertiva,
fedele ai miei sogni di bambino.
Quest'era la fantasia che, instancabile,
abbelliva i giorni miei con visioni eterne
d'un mondo più felice, ove l'universo,
le stelle ed anche Dio si toccavano
per mano in compagnia. E, dove c'era,
in una valle fiorita tra i monti,
una grande moltitudine di gente,
che accompagnata dalla melodia divina,
cantava e ballava allegramente
nella felicità più assoluta.
Ora son cresciuto.
Però il mio compagno più fedele
lo trovo ancor vicino il giorno intero...
ed è per questo
che adesso, quando sono solo,
in tempi di tristezza o d'allegria,
mi fermo d'incanto a fissar il vuoto...
e chiudo gli occhi
e cerco altro nella mente...
perchè le cose umane non mi vanno
quando ho in testa un mondo
più felice ed attraente.
La benedetta filosofia
Perchè in questa primavera
non sento più il canto tant'amato
degli uccellini liberi nel cielo
e dei fiori tutti profumati?
Ora l'estate è già venuta,
ed io, dimentico della primavera,
mi son scordato dei sogni miei.
E guard'io dietro e sento solo
le voci mute dei tanti nel passato
che domani saranno dimenticati.
Sarà la vita mia un sogno in più?
O sarà essa un albero fiorito,
ch'un giorno, quando l'inverno sì lontano
farà cadere le calde falde della neve
si riposerà sotto il manto bianco
e ricorderà con soddisfazione
ch'egli ha lasciato alla gente
la sua benedetta filosofia
Speranza
Con tanta nostalgia e tanto amore
vedo la stella mia brillare ancora
lassù in quell'oscurità tanto attraente!
L'uomo, come una barca in mezzo al mare,
si dibatte e rema verso la sponda,
sì ferma e lontana laggiù all'orizzonte.
E, quasi sempre, la barca si dondola
sulle onde del gran mar... contenta,
senza meta: come un bambino cullato
dalla mamma, che serena, gli canta
una dolce melodia... la ninna nanna.
Ma, a volte, qualche barca più pensosa
viene sconvolta da tempeste, fortune
ed uragani di gioia.
O tu barca, o vita mia!
Non lasciare questo spirito senza meta
finchè non abbia tra tanta oscurità
lasciato un po' di calore all'umanità.
Continua a dondolare in mezzo alla fortuna,
e poi, dopo le sponde, fai sentire il rumore
del tuo passato moto, a quel tempo sì gioioso,
ed ora per sempre rallegrando le eterne gote
di quella gente che vive ancora nella società.
Speranza di Poeta
Oh musa bella,
oh tempo mio mortal
risvegli in questo cor
ch'ha tanto amato
l'alito poeta,
le note musicali
di quella corda amata.
Or alzo al ciel
questa preghiera
muta,
questo vano piacer
d'un fugace, che osa
guardar nell'infinità
quell'anima immortale
di mortale.
Oh musa mia
fammi compagnia
in notti insonni,
in giorni di bisogno!
Offro a te
un mondo d'allegria,
pien di fantasia,
ch'ha per compagnia
un bicchier colmo
di vin di casa mia.
M'ispirerò di cose
ch'a me fanno gusto,
e ti farò sentir la pompa
di quel maestro nostro, che
nella storia di duemila anni fa,
scrisse sul papiro,
della gioventù perduta,
quell'enigma famoso
ch'ancor oggi la gente
disputa.
Vorrò fra l'altro
parlar di questo posto
ai posteri nostri.
Dir lor, con grazia ed umiltà,
ch'è una fregatura
il parlar altrui
quando il pensier nostro manca;
la grandezza di chiunque sia
è un prodotto della vanità
che va cercando lode...
e l'orgoglio se la gode.
Poesia
Non c'è più sicura via
all'allegria che la certezza
d'aver per compagnia
la bella voce
di quest'amica mia!
Sentir soave le note
alimentar le corde sonore
dell'intelletto mio,
ch'ogni tanto si degna
a farmi sognar di poesia.
Consolazione
Di questo mi consolo
ogni qualvolta io scrivo
su questa carta rigata.
Che qualcosa pur rimane
se tu racconti dei fatti veri
che succedono per la strada,
ovunque sei!
Che nel cercare la realtà
su carta scritta, trovi a volte
un senso vero della vita.
Ti sembra che lo scritto poi
ti adorna di un pensiero,
un ricordo, un qualche cosa.
E nel vedere i grandi scritti
dei poeti di molti secoli fa,
dal Dante, all'Ariosto, al Leopardi,
ti rendi conto che la vanagloria
ti porta un po' ovunque con la fantasia.
Però se ci pensi ancor di più
tante son le ore ben passate
insieme al tuo animo, amico mio.
E scopri che nel fermare le tue idee
in precisi pensieri che poi levighi,
tu sei proprio un avventuriero,
un viaggiatore seduto a tavolino.
E da questo punto fermo, tu miri
il tuo binocolo sulla natura umana
o sui sentimenti o su temi svariati.
Non dire agli altri con parole sonore
tutto l'amor che senti nel tuo cuore
perchè le righe scritte parlano chiaro,
come si vede nel fondo di un ruscello.
Chi sei non lo nascondi a nessuno
perchè quando fai l'introspezione si vede
apertamente quel che hai di dentro.
Ho cominciato a scrivere queste righe
senza sapere dove andavo con la penna.
Forse lo scrivere è come passare
per una foresta oscura di alberi con chiome
che non fanno passare i raggi del sole.
Però è bello rivedere quel che hai detto
un po' per curiosità e un po' per simpatia
perchè 'sto passatempo, amica mia,
ce l'hanno quelli che sognano di giorno!
Curiosità
La curiosità
mi ha portato a te:
per vedere se ti potevo
parlare. Non lo faccio
per amore, o amicizia,
ma soltanto per curiosità.
Se solo potessi
fermare questo momento
di stranezza, di scoperta.
Vedo il tuo bel viso,
il tuo ben formato corpo
ma non posso vedere
il tuo "io" che appartiene
a te ed a nessun altro.
Cosa penserai
di questo strano momento?
Non lo saprò mai.
Perdona la mia audacia
ma dovevo incontrarti
perchè tu sei stata
la mia ispirazione.
Valorizzato
Ti senti nel tuo cuore
un senso esilarante
di chi ti fa sentire
veramente tanto grande.
Tu sapevi che erano
buone le cose che scrivevi.
Era il tuo passatempo
e per gli altri anche un dono.
Adesso hai la conferma
che un po' del tuo lavoro
te lo hanno apprezzato...
e ha fatto un bel furore.
Sei fortunato d'aver avuto
delle circostanze a tuo favore.
Ringrazia tutti coloro
che ti hanno dato onore!
Il poeta resta
E l'uomo impara
e sogna sempre
mentre la vita
lestamente se ne va.
E la speranza cresce
con il passar del tempo
chè son più belli
i sogni della realtà.
Gira la ruota infatti,
fa il girotondo.
Crescono i bimbi,
i vecchi se ne vanno.
Però il poeta resta
ancor fra tutti e brilla
come le stelle nell'oscurità.
Il Signor dei Secoli
Corri veloce, o tempo fugace.
Ma perchè, perchè porti via con te così presto
le poche gioie degli esseri senza resto?
Perchè non rimani un momento
co' mortali che vivono contenti?
Però, o tu, che vivi anche dopo il passar
del sole all'occidente, dimmi se le passioni
de' mortali cambiano l'ideal dell'occhio umano.
Dimmi se l'alba dopo l'ombra della notte
riporta a fresco le gioie e le speranze
del passato ch'or dorme sotto il cipresso.
Stendi la tua mano nella vita
e ricorda lor che vietato è il pensar ancor,
il calor della stella caduta in grembo
a quel piccino del mio cuore.
Fai fiorir le mie parole d'una volta
nel seno a qualcun che ama ancora
il dolce canto d'un uccellino antico
che spiega la sua voce all'infinito.
Io non so niente di poesia
Non l'ho vista mai,
non la conosco,
non l'ho incontrata.
Nessuno me ne ha mai parlato.
Adesso ecco qua
che finalmente uno
mi vuole insegnare:
aprire la porta
alle mie emozioni.
Ed io cosa faccio?
Resto qui seduto
e penso perchè mai
anch'io non provo
a scoprire quel che penso
o sento o faccio.
Scrivendolo
forse un giorno
lo potrò dare
ad un altro
La suonata
C'e' nel mondo
una chitarra che suona
nella mente degli artisti.
Non suona per tutti
questa chitarra singolare
ma solo per quelli
che la sanno far suonare.
O voi bambini
che vivete adesso
non vi dimenticate
d'impararla perchè
nel mondo d'oggi
non si suona
se non in gruppi
e voi soli siete.
Fatela suonare
qualche volta
negli amorosi prati
della bella primavera!
E se la natura
non vi ascolta,
non ve ne infischiate troppo,
ma fate alzare
il vivo suono
della chitarra
che palpita nel cuore
dei poeti!
Lo vedi tu?
Ognuno sa.
Ognuno fa.
Tutti ascoltano
e guardano.
Tutti parlano
e fanno.
E' questa la storia
di ogni giorno.
Ma tutto finisce.
E poi tutto si ripete
in altri luoghi
in altri tempi.
Il vedere
questo cammino
da vicino è cosa
veramente interessante.
Lo vedi tu?
Alla musa rinchiusa
Ho chiesto alle stelle
stasera di estendere
il lor sorriso su di me.
Esse m'han guardato
dolcemente e poi m'han
detto di no! Cosa vo'
far io con le stelle?
Cosa posson loro
dare a me?
Sento in me un fuoco spento
che in vano ha cercato
un fiammifero per accendere
di nuovo le gioie, quei pensieri
d'amore. Ma è meglio
star solo stasera a pensar
ai miei dolci amori d'un giorno
che cieco giocavo col fuoco
che il vento accresceva.
Oh mia cara musa,
che sei da tanto tempo
rinchiusa, esci di nuovo
all'infuori per far rivivere
ancora lo spirito dei fiori.
A chi si sente poeta
Cerca nel tuo animo
le belle emozioni vive
che vanno oltre la rima
e la numerazione delle sillabe.
Non farti intimidire
da coloro che vorrebbero...
ma purtroppo non possono,
soffrono che gli altri sentono...
Non farti calpestare da chi
non sa o non può fare.
Da colui che si auto elegge...
critico della bella poesia.
È questi colui che la respinse
che riconosce solo i classici
perchè non vuole apprezzare
coloro che vivono nel presente.
E poi quando c'è un po' di successo,
quando il da fare prende forma,
lui commenta, analizza, s'intrufola
nelle riviste, cerca d'insegnare a chi ne sa!
E da lontano gli puoi fare un tuo sorriso
perchè tu sei il poeta, il vero creatore,
perchè tu ti accompagni la vita
con la tua vicina e amata poesia!
E la parola fu incarnata
E la parola
si fece spazio
tra le altre arti
con il suo suono
articolato, da attori
sensibili al suo significato.
E fu ricevuta lei,
parola cenerentola,
come una principessa
che fino ad adesso incompresa
restava appartata e non curata.
Il forte scandito richiamo
dell'animo e del sangue,
nelle vene di coloro che sentirono
e sentono la poesia delle cose
e dell'esistenza giornaliera,
fu innalzata sul palcoscenico nostrano.
Un altro filone di spettacolo, fra i tanti,
in cui i poeti hanno avanzato
il loro capitale di parole dell'animo
inumidato per quest'occasione,
all'insegna della parola incarnata
sullo scheletro culturale italo-australiano.
Scritta la notte del 10 Giugno 1995
Sempre lei
E lei mi disse:
"Sempre con questa poesia!"
Ed io risposi:
"Dici bene. È vero!"
La poesia nasce qui dentro
quando meno me l'aspetto.
È come una brezza d'aria
fresca che ti porta
la felicità.
La poesia, quella vera,
quella dell'animo,
non si può donare.
Anche se la potresti vendere
non ci sono soldi al mondo
che la possono comprare.
La poesia è bella,
come la gioventù.
Ricca è la poesia
Oggi ho riletto
delle mie poesie
ad un mio caro
collega, poeta.
Mi ha sorpreso
il fatto che anche
dopo tanti anni
la mia poesia
è ancora fresca
come quando la scrissi
tanto tempo fa.
In essa mi ritrovo,
mi faccio compagnia,
mi abbandono ai ricordi.
Mi appaga tutto il tempo
ad essa devoluto.
La poesia è ricchezza
personale.
Quel Che Sentiamo
La poesia (non me lo dire)
e' tutta qua tra le righe
di autori sconosciuti,
magari in altre lingue
e tempi diversi.
La poesia non e' rima,
ne' soltanto le belle parole...
La poesia e' il sentimento
dietro ad ogni verso,
e' il peso della saggezza vissuta,
della felicita' incontrata,
dell'amore conosciuto.
La poesia e' uno sbocco
che viene dal cuore per chi
sente il bisogno di comunicare,
magari con se stesso!
La poesia ci circonda
come l'aria che respiriamo,
come il cibo che noi mangiamo,
come il vino e l'acqua che beviamo.
La poesia e' tutto quel
che noi sentiamo...
Dono Di Dentro
Cos'e' che noi possiamo
donare di noi stessi agli altri?
Che cosa abbiamo nel bagaglio
delle nostre valigie piene di esperienze,
di contenuti, di idee espresse
e tante, ma tante altre sommesse?
Quando ci chiediamo dove possiamo
noi trovare la felicita', la soddisfazione...
Sicuramente sentiamo nel nostro intimo
la presenza di quella umanita'
che vibra fuori della nostra esistenza
come una massa da conoscere...
per farci conoscere meglio.
Si', l'atto di donare, di fare per gli altri
e' la necessita' di sentire le varie reazioni
a volte positive, in altre negative,
che il nostro operato acquista fra la gente.
Le intenzioni sono sempre buone?
E' quello chi gli altri hanno
veramente di bisogno? O e' quello
che tu vuoi, per poi imporre
sugli altri le tue preferenze,
i tuoi modi di fare!
La nostra creativita' ci insegna
a volte tante cose varie...che
normalmente ci sono escluse
durante la vita quotidiana.
Quando vogliamo dare dobbiamo
imparare a riflettere su quel
che diamo e perche'... In quello
che gli altri di noi in verita'
hanno bisogno per rendere la loro vita
piu' ricca, piu' varia e piu' piena
di felicita'. Quando noi vogliamo
dare, dobbiamo imparare a sentire
di ricevere in modo uguale
lo stesso che noi doniamo.
Il Bilancio Del Dare
Se offendi, dovresti essere offeso.
Se ti offendono dovresti imparare
ad offendere... Questo e' il naturale
bilancio dei sentimenti...
E' necessario essere
chi sa ricevere senza dare
e sa dare senza ricevere...
La vera grandezza la troverai
nella tuo propria vera umilta'
di accettare o donare con dignita'.
Illuminismo
Lavoriamo.
Diamo piacere
e giochiamo.
Cerchiamo
la verita’.
Diciamo bugie.
Siamo diversi.
Rimaniamo separati.
Scopriamo
gli altri.
Li troviamo
simili, ma
non proprio!
Guardate la differenza.
E’ difficile
a rispettare.
Preghiamo
per illuminazione!
VIVIAMO ADESSO
A volte la vita si presenta molto negativamente. Le cose
sembrano che succedono cosi’. Noi prendiamo il vivere
passivamente.
Pero’ c’e’ una soluzione per cambiare la noia dell’essere
di ogni giorno. Possiamo rivedere il mondo molto piu’
positivamente. Possiamo trovare in esso la gioia per
vivere, per risvegliare e ricaricare il nostro spirito, per
condividere la nostra felicita’ e compagnia con gli altri.
L’arte del saper ben vivere richiede una certa giovinezza
nel nostro approccio a tutta la nostra esistenza. Abbiamo
bisogno di una salubre filosofia. In ‘Cosi’ e’ per me’ c’e’
una conferma per il bisogno di un’attitudine positiva.
‘Felice Risveglio’ sgombra le catene del sognar di giorno e
della contemplazione a favore delle risate e delle feste.
Gli edonosti sono i vincitori ne ‘Il vino di Bacco’… Lascia
indietro le tue preoccupazioni, non pensare al futuro.
Divertiti ADESSO! ‘La ricchezza del vagabondo’ celebra
il nostro spirito libero. In questa poesia si ammira la
liberta’ del vagabondo per la sua abilita’ di godersi la
compagnia di belle donne, del vino e della caccia alla
felicita’.
Il Vino di Bacco
Ce' una fontana di vino abbondante
che scorre allegramente in un bosco
che io ho scoperto un giorno per caso
per tutti coloro che sono compagnoni.
I miei amici ed io ci raduniamo li' sovente,
con boccali di terracotta, per attingere,
con avide mani, il rosso divino.
E beviamo...pensando soltanto
al momento e non a cose
che sono immortali.
E cantiamo...in quel luogo,
facendo gloriosa baldoria:
"Nel Giardino della Cuccagna
la vita e' sempre bella,
e noi ce la godiamo tutta
facendo un gran bordello.
In vita non sbagliamo
se pensiamo alla fortuna,
alle donne, alle canzoni,
e certamente al vino buono.
Amici venitel Stringiamoci tutti
attorno a questa fontana di Bacco
cantando, ballando, bevendo
e mandando i dolori in malora."
Felice risveglio
Un sussurro da lontano col vento
di tremule parole e detti oscuri,
tra le ombre delle stelle buie,
gridava, muto, nello spirito mio
che, vagabondo aveva scordato
la sua dolce amante che fu.
Guardavo il ramoscello nudo,
le tenebre ed il cielo blu,
e la vita cantar con la gioventù.
Ma ora, sonnolento o vivo,
di guardar le stelle
non mi sento più.
Divertimenti, scherzi e marachelle,
canzoni, balli a compagnia
fan ora parte della vita mia.
Che passato! Che futuro!
Il momento fuggente è possente
perchè sorgente di sole e di pioggia,
di nebbia, d'uragani e di pace.
Dimentico di travagli e di dolori
corro veloce sulle strade cittadine,
e felice rido con le ore mie terrene
e con le belle che mi fanno compagnia.
La ricchezza del vagabondo
Vanità di ricchezze sconosciute,
pensieri d'illusioni sperdute.
Ma cosa fa il vagabondo felice
che si è liberato dalla schiavitù di Plutone?
Dorme d'un sonno profondo
con sogni di perpetua libertà
in mezzo a zingare baccanale
che vivono in estrema povertà.
Attorno ad un fuoco scintillante
ruzza con le belle sconosciute
dimentico del passato e del futuro
in spensierata curiosità.
Poi il suo mondo si confonde
nel rosso di un bicchiere
come fa il danzatore
in mezzo ad una schiera.
Scordato è il ricco signore
nella sua poltrona dorata,
scordato è quel tempo passato
dell'avidità senza gioia.
Son calde le stelle brillanti,
son calde le dolci boeme;
è buono il bicchier profumato,
è buono il sapore antico.
La maga da vicino gli dice:
continua la tua felicità.
E lui continua gioioso a ruzzolare
col tempo che fine non ha.
Cosi' e' per me
Il giorno nell'alba
si presenta a festa.
Tra il chiaro e scuro
vedo sparir ogn'ombra.
Indietro a me ti lascio,
o tacita notte, un sogno.
Un giorno lontano vedrò
il tuo principiar nel mio riposo.
Nel frattempo la mia vita
alla vita porgerò in dono.
Le stagioni tutte
amerò ogni momento.
Scrivere di notte
Mi trovo di nuovo davanti a questa carta bianca. Così
seduto a questo tavolino della mia cucina. Lo faccio
spesso questo capolino perchè il mio dormire mi viene
interrotto quasi ogni notte. Sento un richiamo... quasi
giornaliero, un vivo desiderio di scrivere qualcosa per
soddisfare quest'animo irrequieto. E penso a tante cose...
Ma è possibile che sono così matto? Chi si alza tardi in
mezzo alla notte? Io lo faccio per scoprire un po' la quiete
che regna ininterrotta, quando lì fuori tutto dorme e si
riposa. Ricordo questa mia abitudine anche da bambino
quando mi svegliavo per questo mio richiamo.
Dicevo sempre che lo scrivere per me è una passione. È
un bisogno dell'esuberanza, di questo spirito vagabondo
che vuol girare tutto il mondo ed anche lì nell'universo, in
quell'immensità sconosciuta, per attraversare il tutto, per
trovare la realtà e la verità. E difatti in questo viaggiare a
tavolino scopri te stesso, il tuo valore in mezzo a queste
cose... in mezzo agli umani.
Mi dicono o meglio sento che qualcuno possa dirmi: "Ma
che sei scemo ad alzarti la notte per queste
scimmiottaggini! Non hai niente da fare? Ma riposati...
chi pensi di essere? Non lo vedi l'ordine prestabilito? Tutto
è a posto nel suo luogo pre-determinato".
E mi trovo di nuovo un po' sperduto, e faccio le mie cose
e tanti piani. Vedo che questi pensieri mi fanno
compagnia... perchè sono le voci giornaliere della vita
mia. Tutto il mio mondo è qui presente... ed è schedato
nella mia mente. Ritiro dalla mia esperienza, a volte
sogno, le cose che voglio fare e spesso rivivo qui seduto i
vari momenti che ho già vissuto. Ma a chi importa questo
mio viaggiare? Qui devo essere realista per dire "a ben
pochi". Però io trovo in questo mio cammino le tante
escursioni della vita. Ognuno ha tanti obblighi, tante cose,
tante necessità che lo legano ad un'esistenza, alle proprie
esperienze.
Non sempre sono riuscito a capire la vita. Ma a poco a
poco ho sempre trovato che esiste una via, a volte tante
strade che ti portano dove vuoi. La scelta che fai dipende
da dove vai, da chi sei. Se tu sei chiuso nella tua
importanza, se apprezzi solo la tua esistenza, diventi
sempre più egoista. Però se tu ami, se trovi dentro quei
sentimenti di voler far bene, allora il tuo cammino
comincia a prendere tutto un altro aspetto: diventa
importante l'avventura che ti apporta la fantasia.
E cominci a liberarti dalle cose immediate, dalle
preoccupazioni, dalle varie delusioni ed anche dal
successo, dall'esaltazione, dalla tua vanità. Insomma
acquisti quell'obiettività di vedere un po' più di là, oltre
l'immediato, oltre il mondo regolato. Scopri quell'universo
interiore delle emozioni, dei sistemi di vita, dei desideri,
della vera ricchezza di questa umanità.
Però quando ti trovi davanti questi sentimenti, fai una
pausa per farti un po' coraggio. Ogni qualvolta che mi
trovo qua, vedo due punti ben delineati: quando sono
nato e quando morirò, e tutto il mezzo dove vivo.
L'esperienza della vita già vissuta mi guida a ricercare la
ragione perchè sono qua. E comincio ad apprezzare un
po' la vita, la grande varietà, la sua confusione, la sua
fragilità. E guardo intorno e trovo che ogni cosa ha il suo
limite, il suo principio, la vanagloria, il punto alto prima
della sconfitta e la fine.
C'è un continuo crearsi di flussi e riflussi, come le onde del
mare vicino alla costiera. È un susseguirsi di eventi, di fatti
e gli alti ed i bassi sono presenti per tutti. Ma non tutti
sono allo stesso punto della vita... Ognuno, ogni cosa,
ogni situazione segue il suo cammino. A volte ci si
incontra al di sopra di un'ondata, a volte si raschia il
punto più basso, rasenti alla sabbia, sulla superficie delle
cose, che noi non possiamo oltrepassare.
Quindi si scopre la verità della propria esistenza e di
quella degli altri: è un'esistenza limitata nella sua durata e
nel suo tempo. Ed è a questo punto dove cominciamo a
valorizzare il nostro mondo, il mondo passato, il mondo
degli altri e tutti gli altri mondi che noi conosciamo o no. E
poi si valorizza l'individuo al di sopra delle nostre
emozioni, con una certa obiettività.
Però sempre sono presenti queste belle emozioni, i nostri
interessi, i nostri voleri che a volte sono come questa
oscurità in mezzo alla notte. Non ci fanno vedere bene,
però ci fanno sentire dentro... ci portano ansie e paure,
incertezze e delusioni, ma anche la riflessione, la pace.
Qui troviamo che possiamo fare qualcosa per noi stessi ed
un po' per gli altri. A volte qualcuno riesce ad avere
anche il suo momento di gloria quando comunica con gli
altri da lontano... come con questo scrivere... che ti dà il
potere di parlare come vuoi, senza restrizioni.
E poi vedi le tue idee, il tuo pensiero tutto insieme. E leggi
il tuo creato. Lo puoi riesaminare, ammirarlo ed anche
criticarlo. Anche cambiarlo se tu vuoi. Tutto questo era
chiuso là nella mia mente... e mi sono alzato per farlo
nascere in mezzo alla notte. Anche questo scritto ha una
sua vita... breve o lunga non fa niente... posso io buttarlo
via nel cestino o esserne orgoglioso.
O posso prendere in mano questo mio creato e godere la
sua compagnia fino all'alba quando la notte, stanca di
dormire, dà il via al giorno per iniziare un'altra ondata di
vita in questa città ... in questo mio mondo.